Venezia del Cocomero: toponomastica veneziana – parte 1: strade e vie d’acqua

 

Venezia è una città unica del suo genere non solo perché fu costruita sull’acqua, ma anche per la toponomastica urbana, che, per l’unicità della sua localizzazione, è diversa da quella delle altre città italiane. Ecco la prima parte della guida del Cocomero alla toponomastica veneziana. Pronti a cominciare la nostra gita in città delle calli, dei sotoporteghi e delle fondamente?

STRADE

Calle

La prima sorpresa per chi viaggia con la mappa sempre stretta i mano, potrebbe essere il fatto che sarà inutile cercare delle vie, così frequenti in altre città italiane. A Venezia, il posto delle vie prendono le calli. Calle, dal latino callis significa sentiero. Questo è il nome di strada più frequente di Venezia (di solito significa una stradina lunga e stretta), che creano un vero labirinto nella città sull’acqua.In totale, tutti i calli sono quasi 3 mila , e la più stretta di esse è calle Varisco nel sestiero di Cannaregio, che misura 53 cm. Spesso i nomi delle calli si riferiscono ai nomi di personaggi famosi (calle Goldoni), alle professioni (calle dei Fabbri) o ai nomi di famiglie nobili che nei dintorni avevano le loro abitazioni (calle Renier).

Invece una calle stretta e corta viene chiamata calesela.

L’unica strada che possiamo trovare a Venezia si trova anch’essa nel sestiere di Cannareggio; si tratta di una lunga e ampia Strada Nova.

Calle Larga Vendramin.

Calle Colonne.Ruga

Un altro esempio della denominazione delle strade veneziane è la ruga, ovvero una calle, in cui è situato un gran numero di botteghe.

Ramo

Il nome ramo si riferisce spesso a un “vicolo cieco” che porta da una calle o fondamente direttamente alle case private, o ad un campo chiuso, a cui è l’unica via di accesso.

Salizada

Quando, camminando per Venezia vi imbatterete nel nome “salizada”, sappiate che state camminando lungo la strada, che fu pavimentata come una delle prime in città. 🙂

Sotoportego

Lo spazio libero a Venezia è sempre stato molto prezioso, il che ha portato alla formazione, tra l’altro, dei sotoporteghi. Il Sotoportego (o sottoportego) è un passaggio realizzato sotto il primo piano di due case, che collega le calli o i cortili.Una curiosità per i polacchi: nel sestiere di Castello c’è un sottoportego e una calle polacca 🙂

Rio Terà

Con il passere del tempo, la necessità di creare spazio per le strade ha portato alla decisione di interrare alcuni dei canali. È così che furono create i Rio Terà (canali sotterranei), dove l’acqua del canale scorre sotto i piedi dei passanti.

Piscina

Nei tempi antichi piscina indicava una zona di acqua stagnante. Oggigiorno tutti canali di questo tipo sono interrati.

Sotoportego e corte polacca nel sestiere di Castello.

 

Rio Terà Farsetti nel sestiere di Cannaregio.Fondamenta

Le passeggiate più piacevoli a Venezia sono quelle quando ci arriva la brezza della laguna, giusto? 🙂 Le strade che corrono lungo i canali tra le case vengono chiamate Fondamenta. Le più famose sono le Fondamente delle Zattere (da dove si possono ammirare gli splendidi tramonti sul canale della Giudecca).

Riva

Riva è una fondamenta, da cui scendono dei gradini verso l’acqua, il che consente lo sbarco e l’imbarco della gente e della merce. La più famosa è la Riva degli Schiavoni che corre dalla / alla Piazza San Marco.

VIE D’ACQUA

Sembrerebbe che ogni canale di Venezia sia … un canale. Non per i residenti della città che li hanno divisi in due tipi:

Rio

Rio è un ramo del canale; canale interno più piccolo. I rii sono delle vie d’acqua utilizzate per il trasporto di merci e persone. I rii separano le singole isole che compongono il centro storico di Venezia (anche se nel caso di Venezia, la parola “centro storico” si riferisce all’intero “pesce veneziano” ;-))

Rio de la veste; fonte: pixabay

Canale

I canali sono delle vie d’acqua più grandi rispetto ai rii, sui quali possono andare barche a remi o a motore. I canali più noti di Venezia sono ovviamente il Canal Grande e il Canale della Giudecca. I canali, a causa della loro lunghezza, larghezza e densità del traffico idrico costante, sono le principali vie di trasporto in città.

I canali di navigazione sono segnati con i pali (singoli o gruppi di pali). Le briccole sono delle indicazioni da tre pali di legno della stessa lunghezza, collegate insieme da anelli d’acciaio. Per motivi di sicurezza, bisogna navigare nei canali della laguna a 3 metri di distanza dalle briccole. Solo le barche dei residenti o le barche che portano le merci con un permesso speciale possono navigare sui canali del centro storico di Venezia.

Proprio come sulle strade, anche sui canali della laguna vigono dei limiti di velocità ben precisi. Nella laguna di Venezia, tutte le barche non possono superare i 20 km/h, mentre se parliamo di navigazione lungo le rive di Venezia o delle altre isole circostanti, la velocità massima è di 11 km/h. Invece se decidee di fare un giro in vaporetto oppure di usare gli altri mezzi di trasporto sull’acqua sul Canal Grande o sul Canale di Cannaregio, la velocità massima con cui ci si può navigare ammonta a 7 km/h.

fonte: pixabay.com

 

Le briccole; fonte: pixabay.com

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Avete delle domande sulla città sull’acqua, o forse state programmando un viaggio a Venezia e avete bisogno di consigli? Sentitevi liberi di scrivermi, ti consiglierò volentieri come programmare il Vostro soggiorno in questa meravigliosa città in modo che sia magico e indimenticabile 🙂

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