Giudecca, una passeggiata su una spina del pesce veneziano

Mi ricordo il mio primo soggiorno più lungo a Venezia. Una sera dichiarai di voler farmi una gita a Giudecca. La risposta arrivò subito, alla velocità della luce: “Giudecca? Là non c’è un c***o”. Il mio interlocutore di allora di sicuro non era un tipo di viaggiatore sensibile e curioso, col cuore aperto di scoprire gli angoli non banali di un posto, trascurati da molti. Il suo commento però non mi scoraggiò: mi convinsi che la Giudecca si sarebbe rivelata un quartiere di Venezia che valeva sicuramente la pena visitare.

Ed avevo ragione. La Giudecca è un’isola, collocata più vicino alla pancia del „pesce” veneziano, di fronte al sestiere Dorsoduro. A causa della sua forma caratteristica, viene chiamata dai veneziani “spina longa”, perché alla fine è impossibile non essere d’accordo sul fatto che Venezia stessa assomigli al pesce.

Come arrivarci? Ci passa soprattutto il vaporetto numero 2, da me chiamato “circolare”, il quale fa un giro dalla stazione, proseguendo il Canal Grande, Piazza San Marco e alla fine il Canale della Giudecca.

Per la maggior parte dell’anno l’isola non è per niente affollata.  E’ uno di quei posti nella laguna, dove è più facile incontrare un veneziano che un turista. Ed è per questo che la prima cosa che mi colpì quando mi ritrovai riva di questa insolita “spina” veneziana, fu il piacevole silenzio mescolato con il rumore ritmico dei tacchi di una donna che scese dal vaporetto insieme a me. Ebbi l’impressione di aver lasciato alle spalle tutti i turisti che quel giorno erano in visita a Venezia. Tutti dall’altra parte del canale, affollati in riva degli schiavoni o nelle calli del quartiere di San Polo. Certo, letteralmente non tutti erano rimasti lì. Una coppia inglese stava mangiando un squisito pasto in un ristorantino, ma a parte loro … non incontrai nessun turista. Fu un momento bellissimo, che ora mi accompagna a volte mentre passeggio per Dorsoduro o Castello. È in tali momenti che possiamo essere soli con la città e conoscerla davvero; ascoltando le voci echeggiate, notando i dettagli, fermandoci un attimo e sollevando la testa. Possiamo senza fretta apprezzare il genio architettonico della città e dei suoi edifici costruiti sull’acqua.

Il silenzio della Giudecca.

Fra le perle archittetoniche dell’isola di Giudecca possiamo certamente nominare le chiese, e la più bella di esse: la Chiesa del Redentore, eretta nel XVI secolo, come un tempio votivo per la fine dell’epidemia della peste che portò la morte a un terzo della popolazione della città. Proprio in questa chiesa la terza domenica di luglio che viene celebrata la Festa del Redentore, durante la quale gli abitanti della città celebrano la fine della memorabile peste. La Festa del Redentore è una delle feste veneziane più popolari, che viene celebrata non solo dagli stessi veneziani: numerosi arrivano anche gli abitanti dei paesini vicini ed… i turisti.

Chieda del Redentore

Le altre chiese che vale la pena visitare sono: la Chiesa delle Zitelle, oppure la Chiesa della Santa Croce. Inoltre a Giudecca si trova il palazzo Molino Stucky che domina tutta l’isola. L’edificio fu costruito nel 1895, per iniziativa di Giovanni Stucky, e presto diventò in Italia il simbolo dell’architettura industriale. Il coronamento del palazzo è un enorme orologio in compagnia di due statue, sotto il quale trionfa il nome del proprietario ed ideatore. Attualmente è un hotel di lusso, di 5 stelle, per gli ospiti esidenti e abbienti.

Il nome stesso dell’isola ha un’interessante etimologia. Secondo una fonte, il nome Giudecca deriva dalla parola giudei, ovvero ebrei, la cui popolazione abbastanza grande viveva sull’isola. Tuttavia, altre fonti fanno riferimento alla parola “Zudegà”, ovvero giudicato, perché nell’IX secolo la Repubblica di Venezia concesse il terreno dell’isola agli esiliati di nobile origine che rientravano nel territorio di Venezia.

Cos’altro ci sorprenderà a Giudecca? Tra l’altro un distributore di benzina per le barche a motore, taxi acqueo e altri, il che alla fine sembra naturale, visto che in realtà solo poca parte del trasporto acqueo a Venezia si svolge utilizzando le braccia muscolose degli uomini 🙂

Un distributore di benzina nell’isola di Giudecca

Allora, perché vale la pena visitare Giudecca durante un nostro soggiorno a Venezia? Per vedere qualcosa in più, riposare dalla folla di gente, e godere una vera atmosfera della città indisturbata dal rumore e dalla folla. Se non avete avuto l’opportunità di visitare Giudecca durante i vostri soggiorni a Venezia, vi incoraggio a farlo. Questo è un percorso alternativo, ideale per la vostra prossima visita in questa meravigliosa città, che vi permetterà di conoscerla da una prospettiva completamente diversa. Prendere un vaporetto verso Giudecca e, se Venezia vi è vicina al cuore, provate a sentirvi come dei residenti, è davvero una sensazione incredibile!

Gli angoli silenzioni della Giudecca

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Avete delle domande sulla città sull’acqua, o forse state programmando un viaggio a Venezia e avete bisogno di consigli? Sentitevi liberi di scrivermi, ti consiglierò volentieri come programmare il Vostro soggiorno in questa meravigliosa città in modo che sia magico e indimenticabile 🙂

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