Bologna a piedi: Santuario della Madonna di San Luca

Santuario della Madonna di San Luca è uno degli edifici più caratteristici di Bologna. La sua caratteristica facciata arancione è la prima cosa che vediamo una volta arrivati in città. E non importa se arriviamo in aereo, in treno o in macchina. Notiamo questo edificio già nel primo momento quando ci affacciamo sia da un piccolo finestrino mentre stiamo ancora seduti in aereo, sia da quello aperto della macchina. Il santuario domina sul capoluogo dell’Emilia-Romagna, ci accompagna fin dai primi momenti e la sua aura misteriosa sembra essere onnipresente.

 

La passeggiata di più di 3 km per raggiungere il santuario è un pellegrinaggio di qualche ora, che dovrebbe essere intrapreso da ognuno che visita Bologna. Al santuario possiamo arrivare anche in macchina però questa soluzione non sembra piuttosto la migliore, visto che tutto il piacere sta proprio nella lenta marcia sotto il più lungo tratto dei portici bolognesi. In una giornata serena, i raggi del sole arrivano attraverso gli archi dei portici e riscaldano i passanti diretti verso la collina. Invece una piacevole freschezza dei muri porta un rinfrescamento a tutti coloro che hanno deciso di fare il jogging sui colli bolognesi.

Luogo d’incontri ed una verde oasi

Andando verso il santuario passiamo accanto ai turisti ed agli abitanti locali che passeggiano in coppia, con la famiglia o con gli amici. Incontriamo anche i passanti solitari che con uno sguardo sognante si fermano davanti a ciascuna delle 15 cappelle situate nel corso dei portici. Ognuna delle cappelle è ornata di affreschi che hanno già perso i propri colori, e sotto i quali notiamo le piccole targhe di ringraziamento, dedicate ai singoli investitori che hanno contribuito al restauro dei portici.

Piccolo giardino di fronte al santuario sembra essere un luogo di incontro, un piccolo soggiorno in mezzo alla natura da cui si estende una vista panoramica delle colline dell’Emilia-Romagna. “E così l’Italia è anche verde!”, si vorrebbe dire, guardando finalmente sopra i tetti rossi della città.

Sulle scale che portano al tempio, intorno ad una felice coppia di sposi, salta agilmente un giovane fotografo. Le scale si affollano rapidamente, tutti lasciano lo spazio agli sposi, i quali, sorridenti ma anche un po imbarazzati, posano per le foto, sfruttando un bellissimo colore del sole che tramonta.

Nonostante un gran numero di persone, davanti al tempio c’è un’atmosfera di un magico silenzio rilassante. La passeggiata sotto i portici favorisce una serena contemplazione, nella quale cadono spesso i passanti, quando durante una pausa si siedono o si appoggiano sugli archi e guardano il panorama della città, nascosto dietro le corone degli alberi. Dall’alto Bologna sembra tranquilla e di color mattone. Solamente da lontano, nell’aria, risuona un rumore di un’aereo che sta in quel momento atterrando.

 

“-L’Italia è verde? – Da favola!”

 

Informazioni pratiche e curiosità: 

– se volete arrivare al santuario a piedi, cominciate la Vostra gita in via Meloncello (per arrivarci vi consiglio di prendere l’autobus 94, che passa in via dei Mille, con cui arriverete direttamente in via Meloncello).

– la costruzione dei portici sulla collina che porta al santuario ebbe inizio nel 1677.Il progetto di costruzione di esso passava di mano in mano di diversi architetti, fino al 1721 quando i lavori vennero terminati.

– un tratto di 666 (interessante, vero?) archi si estende per 3,75 chilometri. Dunque vi consiglio di indossare delle scarpe comode, calmare la mente, stimolare la serenità e godere la passeggiata :))

 

 

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